La promettente rinascita di  Marina di Ravenna

L’Emilia-Romagna presenta dalla parte marittima una geografia variabile: terre ed acque mescolate assieme in un paesaggio plasmato continuamente dalla natura e dalla storia, dallo scorrere del tempo e dei fiumi, ma anche dalle decisioni dei governanti.

Marina di Ravenna è una località che attrae subito grazie a quell’aria rilassata che si respira tra i suoi ampi viali. Le case sono rade, distanti fra loro, e tutte basse: villette o vecchie abitazioni di pescatori, qua e là ravvivate dalla presenza di ristoranti o piccoli alberghi; e poi, in mezzo ad esse, c’è sempre del verde, con pini e pioppi che lasciano intravedere, sullo sfondo, la spiaggia e il mare. La sensazione è quella di vivere su di una piattaforma sabbiosa strappata al mare. 

Una posizione privilegiata, tutta  da scoprire: la parte d’Italia compresa tra Ravenna e il Po, tra le saline di Cervia e le pinete secolari, un territorio in cui i fiumi ed il mare hanno prodotto notevoli cambiamenti: dai cordoni sabbiosi e dalle dune creati dal tempo, ai grandi canali voluti dai governanti del vecchio Stato Pontificio:  Marina di Ravenna, tra le località della costa, è quella che racchiude in sé tutte le caratteristiche più rilevanti della regione. Una terra che affida il suo fascino al mistero della propria conformazione. C’è la spiaggia che avanza e ci sono bacini d’acqua marina che il tempo ha praticamente confinato dietro la linea di costa.

Marina di Ravenna può essere la località ideale per chi desidera un soggiorno di relax sulle sabbiose spiagge dell’Adriatico, ma desidera anche esplorare le bellezze naturalistiche della regione senza allontanarsi troppo.

Finisterre Beach è l’esperienza giusta.

Una spiaggia coperta da soffice sabbia che digrada verso il mare, albe tinte di rosa, giornate di relax o intensi pomeriggi di gioco sulla sabbia, l’aperitivo al tramonto, una cena romantica al chiaro di luna.

Questo e molto altro è ciò che offre Finisterre Beach, il bagno 28 di Marina di Ravenna, gestito da una giovane coppia.

Non manca la proposta gastronomica: che si desideri un pranzo con i piedi nella sabbia o una cena a lume di candela, il ristorante del Finisterre può soddisfare i suoi avventori con l’eccellenza della sua cucina e un attento servizio. Grazie alla consulenza dello chef Mattia Borroni, che è stato premiato da Identità golose, viene proposta una cucina semplice, poco elaborata, ma ricercata allo stesso tempo, rispettosa delle materie prime con particolare attenzione ai prodotti del territorio. Il pane in tavola viene fornito da San Patrignano e tra i piatti in menù spiccano la tartare di tonno, gli gnocchetti con crostacei e melissa e il baccalà arrosto.

Il ristorante è aperto tutti i giorni a pranzo da maggio a settembre  e nei mesi di giugno, luglio e agosto anche tutte le sere.

Quante attività si possono fare a Marina di Ravenna! C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Per gli sportivi sono disponibili  campi di beach volley, basket, beach soccer e beach tennis.

La grande pineta dietro le dune è adatta ai runner e ai  ciclisti.

Per chi ama l’arte e la cultura  è invece imperdibile Ravenna con le sue chiese e i suoi splendidi mosaici, Patrimonio Unesco. Inoltre la Domus dei Tappeti di Pietra è uno dei più importanti siti archeologici italiani scoperti negli ultimi decenni. 

Per gli amanti della natura il territorio offre tante opportunità come le oasi naturalistiche della Piallassa Baiona e della Pineta di San Vitale, inserite nel Parco del Delta del Po.

Molto interessante l’escursione all’ Isola degli Spinaroni, fra storia e suggestioni ambientali.

È una piccola isola dotata di alto valore ambientale, ma soprattutto di interesse storico.

Legata alla battaglia per la liberazione della città di Ravenna combattuta alla fine del 1944, quando il movimento partigiano decise di costituire qui una base clandestina permanente, l’Isola degli Spinaroni può essere raggiunta in 15 minuti con la motobarca Bulow in partenza da Porto Corsini.

Fra capanni da pesca, aironi e garzette, trascorrere una giornata in questi luoghi permette di  immergersi in un’atmosfera davvero fuori dal mondo. Una volta sbarcati sull’isola, ascoltando i racconti che ricordano le gesta partigiane, il visitatore può percorrere gli spazi selvaggi accanto al capanno dell’ANPI e scoprire non solo gli “spinaroni”, cioè una particolare varietà di arbusti tipica di queste zone, ma anche imbattersi in aironi, garzette, silenzi e profumi.

www.isoladeglispinaroni.it

Per chi ama la fauna è imperdibile una visita al Cestha, Centro sperimentale per la tutela degli habitat, che si occupa della riabilitazione di tartarughe, razze e altre specie marine in difficoltà.

I ricercatori del Cestha, che ha sede nel complesso storico dell’antico mercato del pesce di Marina di Ravenna, fanno parte di un’organizzazione no profit riconosciuta ufficialmente dal ministero dell’Istruzione come ente per lo sviluppo di studi ambientali. È infatti un importante polo di ricerca e divulgazione, fondato da un gruppo di ricercatori nell’ambito della biologia marina, ma è anche l’unico centro in Italia che si occupa del recupero, della riabilitazione e del rilascio degli elasmobranchi, una sottoclasse che comprende razze, torpedini, alcune specie di squali, pesci sega e trigoni. 

www.cestha.it

Per soggiornare si consiglia l’Hotel Alba, che poco tempo fa  ha acquisito una nuova gestione giovane e dinamica .

www.albahotelravenna.it

Nicoletta Curradi