Nel Lazio alla scoperta delle città di fondazione 

Roma è una delle città più belle e apprezzate a livello mondiale, una delle capitali più belle di tutti i tempi, dal fascino  rimasto immutato nel corso dei secoli. Ma il Lazio non ospita solo la città eterna. Ci sono infatti posti che vanno assolutamente visti almeno una volta nella vita. 

DMO Destination Management Organization “Latium Experience” è  una associazione mista pubblico-privato nata proprio per la promozione e commercializzazione turistica del territorio.  Suo obiettivo. è riconvertire e rafforzare lo sviluppo turistico di vari ambiti territoriali, tra cui le Città di Fondazione, al fine di accrescere la destagionalizzazione dell’offerta turistica, di conquistare nuovi flussi e nuovi target, di aumentare arrivi e presenze.

Proponiamo la scoperta dei luoghi della Bonifica dell’Agro Pontino, lì dove, prima del 1932, si estendevano esclusivamente le paludi pontine e l’immensa Selva di Terracina: un percorso attraverso alcune “città nuove” che sorsero tra il 1932 e il 1938 sotto il regime di Mussolini.

Si inizia da Sabaudia, fondata il 5 agosto 1933, che conserva ad oggi integro l’originale impianto urbanistico e architettonico, che le ha fatto attribuire la definizione di “Città del Razionalismo”: la Piazza del Comune, con la torre civica di 42 metri e la Casa municipale, l’ex casa del Fascio, la scuola, la chiesa dell’Annunziata e gli altri edifici di fondazione. La realtà odierna è quella di una città turistica che ha raggiunto, ormai da anni, livelli qualitativi che ne fanno una delle mete estive ricercate e amate da italiani e stranieri. 

Seconda tappa Latina​, la prima nata tra le città nuove il 18 dicembre 1932 con il nome di Littoria. Nata come centro rurale, ha trasformato la propria economia, sotto la spinta dello sviluppo dell’industria, del commercio e la creazione di strutture per la cultura, i servizi e il turismo: l’Università Pontina, il Teatro e il Palazzo della Cultura, il Museo Duilio Cambellotti. Situata al centro di un comprensorio marino-montano, la sua area turistica si sviluppa lungo l’ampio fronte marittimo, dalla foce del fiume Astura alla foce di Rio Martino. La parte orientale ricade nel comprensorio del Parco Nazionale del Circeo, nel quale è inclusa l’importante oasi di Fogliano, con l’omonimo lago costiero, la villa inglese, l’orto botanico e le strutture per lo studio dell’ambiente. 

Infine Pomezia, fondata nel 1938, contrariamente a Latina e Sabaudia, dove è più evidente una mappa radiale, è caratterizzata da un approccio urbanistico di stampo romano, con strade parallele che richiamano cardi e decumani.

Quello che oggi è conosciuto come nucleo architettonico aulico di fondazione include le principali architetture di rappresentanza e simboliche della Città: la Piazza, sulla quale affacciano gli edifici del potere civile e religioso; la Casa Comunale, sulla quale domina la Torre Civica (ex serbatoio idrico) distrutta durante la Seconda guerra mondiale e ricostruita tenendo fede al progetto originario; la Chiesa, consacrata a San Benedetto Abate, caratterizzata da una monumentale facciata su cui si impone l’opera scultore di Venanzo Crocetti con le “Storie di San Benedetto;

la Casa del Fascio, che ospitava la sede amministrativa dell’allora partito locale; l’Edificio delle Poste e Telegrafi, anch’esso fondamentale nell’architettura del nucleo edilizio principale delle città pontine in quanto costituiva il tramite comunicativo tra le nuove cittadine e il resto d’Italia.

Il Museo Città di Pomezia – Laboratorio del  Novecento, aperto nel 2019,  racconta attraverso documenti, filmati, oggetti d’epoca la storia della città dalla sua fondazione fino al momento dello sviluppo industriale avvenuto negli anni Cinquanta e Sessanta.

Nicoletta Curradi