Un itinerario affascinante alla scoperta dei monti Lessini in autunno
Il GAL Baldo-Lessinia ha lavorato con l’obiettivo di far incontrare e conoscere i beneficiari del Piano di Sviluppo Locale “IN.S.I.E.M.&” 2014-2022 e consegnare ai territori coinvolti alcuni strumenti concreti per promuovere la crescita e lo sviluppo.
Sono stati presentati i percorsi meno conosciuti dell’entroterra da svolgere a piedi o in bicicletta. .
Ecco la proposta di un itinerario
realizzato per la promozione di un turismo più consapevole e saostenibile promosso da GAL Baldo Lessinia con il supporto di Europlan.
Andiamo alla scoperta di questo luogo e delle persone che lo animano e lo preservano per coloro che sanno apprezzarlo.
Affacciato sul Monte Baldo, il territorio del Parco Naturale Regionale della Lessinia confina con quello del Lago di Garda ma, con la sola Val d’Adige a dividerli, cultura, storia, arte e natura qui non potrebbero essere più diverse.
Tra gli alti pascoli e gli ombrosi boschi una passeggiata in Lessinia conduce in un lunga full immersion nella storia che dai primi insediamenti preistorici arriva fino ai malgari di oggi. Se poi si viene accompagnati da Andrea, una delle esperte guide di “Here I Am”, si possono ascoltare racconti molto appassionanti per un’esperienza indimenticabile.
La passeggiata da Malga Lessinia a Podestaria è un autentico viaggio nella storia che conduce a vivere a fianco dei soldati della Prima Guerra Mondiale, nelle trincee scavate nella pietra, ma anche sulle tracce dei contrabbandieri e nelle antiche tradizioni dei cimbri. Tanta umanità è passata da queste montagne e per storie molto diverse.
Per uno spuntino veloce o una pausa più lunga, Rifugio Dardo è un ottimo punto di partenza per un primo incontro con i prodotti locali di questo territorio, come salumi e formaggi. Qui si incontra Cristina Massella che, quasi per scommessa 12 anni fa, ha deciso di dare nuova vita alla piccola malga.
Si ha davvero l’imbarazzo della scelta: dai morbidi gnocchi di malga di Rifugio Malga Lessinia ai piatti cotti secondo la tradizione dei carbonai a Osteria Ljetzan (Giazza) passando dal menu più moderno di Agriturismo La Marmacola, in cui le nuove generazioni incontrano la tradizione.
Per chi si sofferma ad ammirare il panorama, Visit Lessinia suggerisce dove individuare le vedute più mozzafiato.
A Bosco Chiesanuova, località frequentata soprattutto per gli sport invernali, l’edificio del nuovo Museo Civico Etnografico di Bos risale al 1850/52 e, oggi vi si può conoscere il passato, riflettere sul presente e pensare al futuro. Aprirà a dicembre e, all’ingresso, si troverà anche l’InfoPoint di Visit Lessinia.
Non si può lasciare la Lessinia senza una sosta a Giazza, piccolo e suggestivo insieme di casette costruite su uno sperone roccioso, molte delle quali presentano ancora i caratteristici affreschi.
La storia di Giazza è legata ai Cimbri, antichissima popolazione originaria dell’attuale Danimarca, chiamata dagli Scaligeri a stabilirsi nelle zone montuose dei loro possedimenti per l’abilità di queste popolazioni nello sfruttamento delle risorse forestali. Giazza è l’unico comune dove ancora si parla correntemente la particolare lingua e dove è viva la cultura cimbra. Dal 1972 è aperto il Museo Etnografico dei Cimbri che conserva sculture, pitture e oggetti legati alle attività tradizionali dei cimbri.